Questo film non è un film sul freeride, ma un documentario sul freeride e su come è nato. Lo sci estremo è come i Giochi Olimpici: C'è un tempo; "The White Rush" di Arnold Fank lo dimostra meravigliosamente.
La nuova era nasce negli anni '70 del secolo scorso. I contemporanei, impavidi, ma calmi e tranquilli, iniziano a sciare sulle montagne più interessanti. Il film è guidato dal contributo di Doug Coombs. L'intera storia è tessuta attorno a questa struttura come una spirale. Cosa accadde sul Grand Teton nel 1971? Bill Briggs - con un'anca danneggiata - realizza il sogno di una vita e raggiunge ciò che si riteneva impossibile: la prima ascensione!
Nello stesso periodo, i discepoli "stanchi della vita" dell'arrampicata su pareti ripide si divertivano nella città di Chamonix, avvolta dal mito. Nomi come il leggendario: Anselm Baud, Jean-Marc Boivin o Vallencant che ci vengono mostrati nel film. Ultimo ma non meno importante, compare Stephano De Benedetti [prima salita dell'Aiguille blanche], il cui motto: più si è vicini alla morte, più diventa chiaro ciò che è importante - probabilmente caratterizza l'intera scena. Il duo Trevor Peterson ed Eric Pehota si ritrova dal continente nordamericano a Chamonix per inseguire il proprio sogno, ripido, ripido e ancora ripido. Tutti sanno che lo sport miete vittime. Ogni perdita è tragica, compresa quella di Doug Coombs, morto a La Grave nel 2006.
L'ultima era nella storia del cinema freeride è stata iniziata da Scott Schmid, Glen Plake e Mike Hattrup. Greg Stump cattura le loro abilità su pellicola e chiama il film: "The Blizzard of Ahhs". Sappiamo tutti cosa è successo dopo. Che si tratti delle grandi produzioni TGR e MSP o delle innumerevoli produzioni minori, ogni anno escono nuovi film di freeride che mostrano le performance degli atleti in modo più o meno appropriato. Con Seth Morrison, Ingrid Backström, Shane McConkey, Chris Davenport e Stian Hagen, i realizzatori di STEEP ritraggono alcuni dei più grandi sciatori del nostro tempo.
Tutto sommato, mi manca almeno la menzione di nomi come Heini Holzer e Tone Valeruz. La parete est del Cervino e il Canale Holzer sono sulla lista di questi signori!
Come conclusione, si può tranquillamente dire:
Il film è imperdibile, anche per i topi di biblioteca che non hanno nulla a che fare con lo sci e nemmeno con le montagne. Un documentario di prima classe che ritrae un piccolo gruppo di grandi pensatori.
Durata: ca.90 min
Prezzo: 17,95 euro