Mentre noi andavamo ad arrampicare in Ticino, Zach Paley andava in campeggio. Fin qui, poco entusiasmante. Tuttavia, ha piantato la sua tenda nelle distese innevate delle Alpi di Lyngen. Cosa ha fatto lì? Lo scoprirete in questo reportage! La vita elegante doveva finire. Niente più saune. Niente più biscotti al cioccolato. Niente più letti caldi. Lyngen stava per diventare un po' più in-tenda.
Avevo guardato a lungo dove volevo andare. La stabilità era giusta ed era giunto il momento di andarci.
Ho fatto le valigie dopo il secondo viaggio a Vulkana, ho preso un passaggio per tornare al Camp Kviteberg, e sono partito la mattina seguente per il lato ovest della penisola.
Questo è stato un viaggio in solitaria. Ho provato a fare qualche scatto intervallato, ma sono stato ricompensato solo con immagini che non sono venute bene. Ho sempre ammirato ragazzi come Christian Pondella, ma ora ho un nuovo livello di rispetto per loro. Questo è un modo incredibilmente noioso e difficile di fare foto.
Piuttosto che investire tempo ed energie in fotografie fallimentari, mi sono concentrato sullo sci, che il sole di mezzanotte mi ha permesso di fare ogni volta che volevo.
Il ritmo che ho seguito è stato più o meno questo:1. Svegliarsi
2. Mangiare
3. Controllare se gli scarponi si sono asciugati durante il sonno (non lo hanno fatto)
4. Crollare
5. Indossare gli scarponi da sci
6. Camminare/scalare/arrampicarsi
7. Ripetere i punti 6 e 7 fino a quando si è stanchi
9. Ripetere i punti 6 e 7 ancora un po'
10. Tornare alla tenda
10. Sciare
8. Ripetere i punti 6 e 7 fino a quando si è stanchi
9. Ripetere i punti 6 e 7 ancora un po'
10. Tornare alla tenda, togliere l'attrezzatura per farla asciugare
11. Mangiare
12. Scrivere sul diario
13. Dormire
14. Ricominciare dal punto 1.
Senza orologio, senza telefono e senza nessun altro, ho trascorso otto giorni comunicando i miei pensieri solo al mio diario, sciando da sveglio e dormendo dopo aver sciato. È stata la vita più semplice e pura che abbia mai sperimentato.
È incredibile svegliarsi, non sapere che ora sia, e che non abbia importanza perché si può sciare tutto il giorno. Campeggiare e sciare a Lyngen in maggio è qualcosa di speciale.
In questo periodo io e Lyngen abbiamo legato molto. Sussurravano segreti attraverso il fruscio degli alberi, balbettavano chiacchiere attraverso i ruscelli, chiamavano in lontananza attraverso i movimenti delle rocce e del ghiaccio e mi chiamavano con il vento. Mi ci è voluto quasi un mese di pazienza mentre Lyngen rimaneva in silenzio. Alla fine, vedendo che ero disposto a prendermi il tempo di ascoltare, le montagne si sono confidate con me.
