Il Kalkkögel in Tirolo si trova a sud-ovest di Innsbruck, tra le stazioni sciistiche Axamer Lizum e Schlick 2000, e proprio questa posizione potrebbe essere la rovina dell'area protetta. Le aree sciistiche dovrebbero essere collegate da un impianto di risalita che attraversa il centro dell'area montana protetta. L'Associazione alpina austriaca ha recentemente lanciato una petizione nel tentativo di controbilanciare le sempre più numerose pressioni politiche dei progettisti.
Le aspre formazioni rocciose del gruppo Sellrain sono state poste sotto tutela dal governo statale tirolese nel 1983 a causa della loro unicità. Di conseguenza, offrono ai residenti dell'area di Innsbruck e a molti turisti un'area ricreativa in gran parte incontaminata. Proprio per questo motivo i Kalkkögel sono molto apprezzati da molti appassionati di sport invernali come area per il tour e il fuoripista (si veda ad esempio PowderGuide gite consigliate dell'inverno 2011). Nonostante la vicinanza a due stazioni sciistiche, i ripidi couloir e gli ampi pendii di questo gruppo montuoso si sentono solitamente molto lontani dal turismo sciistico e dal suo spesso onnipresente kitsch delle baite e dal suono del doposci.
La situazione giuridica sembra in realtà chiara. Diversi pareri legali sono giunti alla conclusione che lo sviluppo del Kalkkögel non è possibile in base alla situazione giuridica attuale. Tuttavia, questo sembra essere di scarso interesse per i pianificatori della fusione e quindi la pianificazione e l'attività di lobbying per il progetto continuano. In definitiva, la pressione esercitata dai pianificatori sui politici e sull'opinione pubblica per l'abolizione dell'area protetta è diventata sempre più forte (sono appena stati lanciati post su Facebook (probabilmente a pagamento) per promuovere la fusione). Per far sì che l'opinione pubblica non sia lasciata interamente ai sostenitori del collegamento con gli impianti di risalita, l'Associazione alpina di Innsbruck, insieme alla sua organizzazione ombrello, l'Associazione alpina austriaca, ha deciso di lanciare una petizione contro questo progetto.
I sostenitori sostengono che le due torri di risalita necessarie per il collegamento non possono avere alcun impatto negativo sull'area protetta. L'area necessaria per le torri può essere minima, ma l'impatto sul paesaggio incontaminato sarà comunque significativo. Ancora più pericoloso della fusione e del suo impatto sul Kalkkögel in sé, tuttavia, sarebbe il segnale che un tale successo invierebbe ai progettisti di altri ampliamenti di stazioni sciistiche in aree protette: Se si persevera e si continua a pianificare senza scoraggiarsi nonostante la chiara situazione legale, anche i progetti che molti ritenevano impossibili hanno una possibilità di essere realizzati. I piani che gli esperti turistici dello Stubai sembrano avere già nel cassetto dimostrano che questo argomento non è stato tirato fuori dal nulla. Oltre all'attuale fusione in discussione, è possibile che i progettisti stiano già pensando a una serie di altri progetti di impianti di risalita nell'area protetta o nei suoi immediati dintorni (vedi contributo dell'Alpenverein Innsbruck del giugno 2014).
Per consentire a molti di voi di vivere ancora discese uniche in questo paesaggio incontaminato e bellissimo, vi invitiamo a sostenere la petizione. Ulteriori informazioni sono disponibili sulle pagine delle associazioni alpine (vedi link sotto).
