Il clima invernale da sogno al nord sta per finire. Una situazione da ovest porterà aria più mite e neve a ovest e a sud.
Situazione attuale e prospettive
Dopo il persistente flusso settentrionale e le relative basse temperature (e l'accumulo di precipitazioni), la corrente sta lentamente virando verso ovest. Stiamo subendo l'influenza di un getto molto zonale, almeno a breve termine, e un sistema di bassa pressione tra Terranova e la Scozia ci sta portando aria mite dal fronte della depressione. Mentre venerdì nevica a ovest e a sud-ovest con una linea di neve in movimento, a nord si instaura un vento di föhn, che dovrebbe interrompersi all'inizio di sabato. Il minimo atlantico si sposterà verso est e sabato un piccolo fronte freddo dovrebbe portare anche un po' di neve a nord, o pioggia gelata a bassa quota per la "gioia" di tutti gli automobilisti. Al momento sembra che le temperature più fresche torneranno dopo il fine settimana, tutto il resto è incerto...
Freddo orientale e clima occidentale
C'è un alto freddo pungente sulla Siberia che sta lottando per influenzare i minimi atlantici dalla deriva occidentale. I modelli non sanno come finirà la resa dei conti e prevedono tutte le possibili varianti tra la palude persistente dell'ovest e il gelo dell'est nel medio termine. Il primo caso significherebbe il classico tempo invernale da ovest, piuttosto mite e piuttosto umido, con fanghiglia in pianura e neve almeno a ovest. A seconda che i minimi atlantici che sono stati spalati favoriscano una rotta più meridionale o più settentrionale, le cose andranno meglio per un lato o per l'altro della cresta principale.
Terremoti nelle Alpi dello Stubai
Infine, va ricordato che la scorsa settimana, la sera del 6 dicembre, si è verificato un terremoto di magnitudo 3,2 nelle Alpi dello Stubai. Se qualcuno se lo stesse chiedendo, sono state le zone di faglia tettonica nelle vicinanze, non Babbo Natale.