In origine, la rivista BergUndSteigen era solo una rivista specializzata per le guide alpine e i manager alpini. BergUndSteigen è stata promossa dall'Associazione Alpina Austriaca. A differenza del suo omologo tedesco, pigro e conservatore, l'ÖAV propone regolarmente progetti sorprendentemente innovativi: e BergUndSteigen è un vero capolavoro!
La rivista BergUndSteigen è cambiata nel corso degli anni: La tiratura e i lettori sono cresciuti considerevolmente e gli altri club alpini europei (SAC, AVS e DAV) sono ora a bordo come coeditori. Tuttavia, non esiste ancora una rivista paragonabile che possa tenere il passo con i tre numeri annuali della rivista sulla gestione del rischio in termini di qualità, profondità e attualità. Anche l'impaginazione, di cui è responsabile la graphic designer Lisa Manneh, è sempre fresca e audacemente diversa. Il fatto che il numero di inserzioni pubblicitarie sia aumentato costantemente con la crescita della rivista va bene, poiché queste rimangono (con poche eccezioni) ben separate dalla sezione editoriale.
L'unicità della rivista è dovuta principalmente al suo team editoriale estremamente competente. Per molti anni, Michael Larcher è stato il caporedattore responsabile del successo della rivista. Michael Larcher è uno dei più rinomati esperti di valanghe e di rischio nel panorama degli sport di montagna di lingua tedesca: non solo è una guida alpina e un istruttore di grande esperienza, ma è anche l'ideatore del metodo di controllo del rischio Stop-or-Go. Nel frattempo, il suo collega Peter Plattner ha assunto la direzione e, in duo con Walter Würtl (entrambi sono guide alpine e riconosciuti esperti e valutatori di valanghe) e con i numerosi autori specializzati, riescono a mettere insieme ogni volta una rivista buona, di solito anche molto buona: uno spaccato colorato di argomenti e articoli alpini attuali e spesso controversi. Gli articoli di BergUndSteigen suscitano spesso polemiche e contribuiscono - e questo è anche l'obiettivo di questa rivista specializzata - ad aprire un discorso necessario e a fornirne il contesto.
I due numeri invernali sono sempre di particolare interesse per me, uno dei quali è di solito dedicato esclusivamente al tema delle valanghe e della gestione del rischio valanghe.
Molti degli autori regolari sono tra i più noti esperti nel loro campo: Werner Munter, Manuel Genswein, il recentemente scomparso Martin Engler e Jürg Schweizer (capo dell'SLF) ne sono un esempio. Non sorprende quindi che la qualità degli articoli sia quasi sempre ineguagliabile. Mentre altre "riviste" - si potrebbero anche chiamare "programmi pubblicitari permanenti" - si accontentano di rigurgitare i comunicati stampa dei dipartimenti PR di vari produttori in forma leggermente modificata, BergUndSteigen rimane rinfrescante e onesto, spesso controverso e a volte addirittura (positivamente) oltraggioso: ad esempio, nel numero attuale (1/2014) Michael Larcher esprime nel suo editoriale (!) la sua critica alle pubblicità dubbie dei clienti pubblicitari di questa rivista. Criticare pubblicamente pubblicità eticamente discutibili non solo dimostra coraggio e indipendenza, ma anche una cultura dell'onestà negli affari, la cui mancanza è criticata da molti, ma alla quale la maggior parte non partecipa per mancanza di coraggio.
Grazie, caro team di BergUndSteigen! Grazie per le tante buone idee e per gli argomenti di attualità a cui la redazione di PG - lo ammettiamo volentieri e liberamente - si presta sempre volentieri.
Parti dell'attuale numero possono essere scaricate gratuitamente dal sito del BergUndSteigen