In breve, eravamo, siamo e resteremo sotto l'influenza di un'alta persistente. Il sole splende sulle montagne, mentre la nebbia o la foschia alta spesso aleggia in pianura.
Alto grado di imprecisione nelle previsioni meteorologiche a lungo termine
Tale volatilità e l'alto livello di incertezza delle previsioni se si vuole guardare a più di qualche giorno nel futuro possono causare frustrazione nel caso di omega consolidati come quello attuale. Ci siamo rassegnati al fatto che non nevicherà comunque per un po', ma sarebbe bello se ci fosse almeno un miglioramento affidabile in vista. A differenza degli oracoli meteorologici svizzeri e dei loro formicai, la meteorologia numerica deve fare i conti con diversi fattori limitanti che rendono impossibile una previsione perfetta.
Se disponessimo di una qualsiasi potenza di calcolo e di una stazione meteorologica su ogni molecola dell'atmosfera, sapremmo cosa accadrà - o non accadrà - con la congestione del nord. Se si crede alla fisica quantistica, a un certo punto raggiungeremmo comunque i limiti della prevedibilità. Il cosiddetto principio di indeterminazione di Heißenberg afferma che non è possibile determinare simultaneamente la posizione e la quantità di moto di una particella con una precisione arbitraria. Da un lato, questo è trascurabile per i processi su larga scala; dall'altro, anche minime deviazioni nelle condizioni iniziali dei sistemi caotici finiscono per crescere su larga scala, e l'atmosfera è un sistema (deterministicamente) caotico.
Infatti, i modelli meteorologici hanno naturalmente problemi di valori iniziali di proporzioni incomparabilmente più grandi e quindi non possono nemmeno essere sicuri di cosa accadrà tra una settimana. Così come una persona veramente caotica trova tutto nella sua stanza finché la mamma non mette in ordine, c'è un certo ordine nel caos matematico che ci permette di restringere il numero di possibili situazioni meteorologiche future. A differenza dei processi stocastici, la maggiore o minore imprevedibilità del tempo è dovuta al fatto che le condizioni iniziali non possono essere determinate con precisione, non perché il processo "meteo" non sia deterministico.
Attrattori silenziosi - l'attrattore di Lorenz
Lo sviluppo temporale delle variabili nei sistemi caotici segue determinati schemi, noti come attrattori. Tali attrattori esistono anche nella modellazione dei flussi d'aria turbolenti, anche se strani. Un noto attrattore strano (sì, "attrattore strano" è un termine tecnico) è l'attrattore di Lorenz, che Edward Lorenz scoprì nel 1963 studiando un semplice sistema idrodinamico idealizzato. Trovò che le sue variabili si sviluppavano a forma di farfalla quando le proiettava nello spazio delle fasi. Il proverbiale battito d'ali della farfalla che scatena un uragano dall'altra parte del mondo si può quindi ritrovare anche nel mondo poco poetico della ricerca sul caos. Forse c'è davvero una piccola marmellata del nord seduta su una delle ali; rientrerebbe almeno nel campo delle possibilità teoriche.