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MeteoBlog 13 2023/24 | Ritorno dell'inverno e crollo dell'AMOC

Sta tornando l'inverno!

21/02/2024
Sebastian Müller
Sul versante meridionale delle Alpi, si potrebbe quasi dimenticare che l'inverno non è ancora finito: i primi fiori stanno spuntando e qualche nuvola cumuliforme si profila già all'orizzonte. Ma aspettate, l'inverno sta tornando, e anche in modo impressionante! Rivolgiamo anche la nostra attenzione all'AMOC, che è ancora una volta sotto i riflettori grazie a un nuovo studio.

Previsioni meteo

L'Alta delle Azzorre è ben posizionata nell'Atlantico e un profondo trogolo con centro sul Mare del Nord si stabilirà nei prossimi giorni. In questa configurazione, l'aria fredda e umida fluirà prima verso il Mediterraneo e poi da sud verso le Alpi. Lascio al mio collega Orakel il compito di stimare la quantità di neve fresca, perché è destinata a suscitare allarme! Mi limito a dire in anticipo che il limite delle nevicate scenderà sicuramente a 1000 metri e, sebbene si tratti di un accumulo da sud, sono attese notevoli quantità di neve fresca anche nelle zone interne delle Alpi. Speriamo in un ritorno duraturo dell'inverno e tiriamo fuori gli sci dall'angolo!

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Suddivisione dell'AMOC

L'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) attraversa l'intero Atlantico e trasporta l'acqua calda dall'emisfero meridionale all'Europa attraverso la Corrente del Golfo. Senza di essa, l'Europa sarebbe più fredda di circa 10 gradi centigradi e da tempo si riconosce che l'AMOC è un elemento di svolta nel sistema climatico. Il collasso dell'AMOC è stato ora simulato per la prima volta in un modello fisico con una degna rappresentazione della circolazione oceanica e pubblicato con il titolo Physics-based early warning signal shows that AMOC is on tipping course . Un lavoro del genere ricorda immediatamente "The Day After Tomorrow" e genera quindi un enorme interesse mediatico. Forse alcuni romanticizzano gli scenari apocalittici o trovano un'Europa fredda piuttosto attraente per lo sci, dopotutto. Come si comporterebbero le condizioni della neve e l'attività della neve fresca sulle Alpi si può solo ipotizzare. Il clima alpino diventerebbe certamente più freddo, ma probabilmente ci sarebbero anche molte meno precipitazioni. Anche il principale ricercatore tedesco sul clima Stefan Rahmstorf riconosce lo studio in un post sul suo blog. In definitiva, questo lavoro non prevede il momento del collasso, ma mostra che un collasso è prevedibile in presenza di un determinato afflusso di acqua dolce, come nel caso dello scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia.

Galleria fotografica

Nota

Questo articolo è stato tradotto automaticamente con DeepL e successivamente revisionato. Se tuttavia dovessi notare errori ortografici o grammaticali o se la traduzione non fosse comprensibile, ti preghiamo di inviare un'e-mail alla redazione.

All'originale (Tedesco)

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