Siamo onesti: per molti di noi lo sci non è solo uno sport. È una passione, una forma di espressione, un passatempo, a volte una piacevole perdita di tempo e un ottimo motivo per stare all'aperto con gli amici. Lo sci non è solo la prossima grande pista. Si tratta di quei momenti in cui la neve profonda si avvolge intorno al naso e ti toglie il fiato per un breve periodo. È lo scintillio di tanti cristalli di neve che turbinano nell'aria. È la sensazione di scivolare quasi senza peso nella polvere finissima o di premere lo spigolo nella neve e sfrecciare sulla pista come su rotaie. Sono la natura, le montagne, la solitudine, ma anche l'unione a rendere lo sci così speciale. Dopo tutto, di solito ci si diverte di più in compagnia.
Lo sa bene anche la freerider e produttrice Sandra Lahnsteiner. Per il suo nuovo film Shades of Winter Between, si è dedicata ai piccoli momenti. Più che un film d'azione sullo sci, ha creato un documentario su se stessa e sulla sua squadra di Shades of Winter, composta da Julia Mancuso, Nadine Wallner, Evelina Nilsson, Janina Kuzma e Matilda Rapaport. Il film segue le sei sciatrici e amiche in giro per il mondo per 90 minuti. Ma né la sciata sul cuscino nella Columbia Britannica, né la discesa dai 4000 metri di altezza del Mauna Kea alle Hawaii, né la sciata alle 10 di sera ad Abisko, in Svezia, lasciano l'impressione di essere approdati in un normale film di sci. La straordinaria produzione in 4K in collaborazione con Red Bull Media House offre le più belle riprese paesaggistiche nei luoghi più remoti del mondo e proprio qui nelle Alpi. Ma non solo.