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MeteoBlog 15/2015 | Giornate sciistiche ottimali e cambiamenti climatici

Notizie dalla torre d'avorio accademica

25/02/2015
Lea Hartl
Oltre all'attività settimanale qui su PG, il MeteoBlog ha diversi altri impegni, nel corso dei quali si impegna occasionalmente in ricerche letterarie su vari argomenti.

Ad esempio, di recente mi sono imbattuto in un articolo scientifico pubblicato sulla rivista Tourism Economics dal titolo The Christmas Easter Shift: simulating Alpine ski resorts' future development under climate change conditions using the parameter 'optimal ski day'(Berghammer e Schmude, 2014).

Il tema di ricerca "cosa succede alle stazioni sciistiche quando fa sempre più caldo" non è affatto nuovo; esistono innumerevoli studi sull'argomento. La cosiddetta regola dei 100 giorni viene spesso utilizzata come criterio approssimativo per la redditività economica di una stazione sciistica, secondo la quale è possibile un funzionamento degli impianti di risalita a costo zero se c'è neve sufficiente (30 cm di neve naturale o artificiale) per almeno 100 giorni. Se si hanno questi 100 giorni in 7 inverni su 10, si può sopravvivere come stazione sciistica a lungo termine.

Nella realtà, però, il discorso è più complicato: le piccole stazioni sciistiche con costi di gestione bassi possono essere già in attivo con meno giorni, mentre altre hanno bisogno di più tempo per coprire i costi di gestione perché hanno investito solo di recente in impianti di innevamento, ad esempio, e questi non sono ancora ammortizzati.

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In ogni caso, per questo tipo di studi, di solito si cerca un parametro di cui si considera l'evoluzione futura, ad esempio "giorni con neve sufficiente" o "giorni abbastanza freddi per la produzione di neve artificiale" e poi si usano i modelli climatici per considerare come il parametro potrebbe cambiare. ("Quanti giorni con neve sufficiente ci saranno con un riscaldamento di X gradi nella località Y?") Le scienze naturali di solito si limitano a questo.

Tuttavia, il documento citato non si accontenta di cose banali come la quantità di neve o la temperatura, ma definisce e analizza la "giornata sciistica ottimale" (OSD) per fare un'affermazione non solo sulla quantità di possibili giornate sciistiche future, ma anche sulla loro qualità. Una OSD è una giornata di sole senza vento forte, con una temperatura percepita compresa tra -5 e +5° C. Tutti gli impianti sono aperti e sulle piste ci sono almeno 30 cm di neve (naturale o artificiale). Anche l'area circostante è innevata, ma è solo una questione estetica, bastano pochi centimetri. Inoltre, un OSD cade sempre durante un fine settimana o un giorno festivo. L'idea alla base è che un numero elevato di OSD può garantire la redditività di una stazione sciistica anche con un numero inferiore di giorni di attività, poiché in questi giorni si registra un numero significativamente maggiore di visitatori.

Lo studio giunge alla conclusione che il numero di OSD per stagione diminuirà in futuro, il che significa che si dovrà generare più denaro in meno giorni. Si ipotizza inoltre che le OSD si sposteranno dalle festività natalizie verso la Pasqua e si consigliano quindi altre strategie di marketing per il turismo natalizio (parola chiave: escursionismo nella nebbia). In generale, si prevede che l'immagine di una regione cambi a causa dei cambiamenti climatici. L'Algovia, ad esempio, è una "regione alpina" che i turisti associano a "erba verde e mucche al pascolo". In futuro, il paesaggio sarà caratterizzato da monocolture agricole, quindi bisogna essere preparati a questo in termini di marketing (escursioni nella nebbia in un campo di mais geneticamente modificato?).

Un altro studio intitolato Winter Tourism, Climate Change, and Snowmaking in the Swiss Alps: Tourists' Attitudes and Regional Economic Impacts (Pütz et al 2011, Mountain Research and Development) ha rilevato che le persone in genere preferiscono fare vacanze in zone belle e non amano quelle brutte. Inoltre, i turisti estivi tendono a non apprezzare l'innevamento artificiale, mentre i turisti invernali tendono a gradirlo. (Nel 1990, ai turisti invernali non piacevano molto nemmeno i cannoni sparaneve). Lo studio ha rilevato una correlazione positiva e significativa tra "impegno nello sci" e "atteggiamento positivo verso la neve artificiale". Chi l'avrebbe mai detto? Chi ha un atteggiamento negativo nei confronti della neve artificiale o non scia o non si rende conto che spesso scia comunque su neve artificiale.

Previsioni meteo

Per il MeteoBlog, lo stato emotivo del turista invernale medio è troppo complicato e la risposta alla domanda se sarà una giornata perfetta per sciare nel prossimo futuro spetta quindi a voi.

È probabile che venerdì nevichi di nuovo un po' al nord, anche se è improbabile che il nostro collega oracolo si faccia sentire questa volta. Tuttavia, sabato potreste ancora divertirvi se il sole splende e se scegliete il posto giusto. Domenica e verso la prossima settimana, il tempo sarà di nuovo variabile, con flussi da ovest e da nord-ovest che permangono.

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Nota

Questo articolo è stato tradotto automaticamente con DeepL e successivamente revisionato. Se tuttavia dovessi notare errori ortografici o grammaticali o se la traduzione non fosse comprensibile, ti preghiamo di inviare un'e-mail alla redazione.

All'originale (Tedesco)

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