Non è un segreto che, attraverso i nostri resoconti di "sogni bagnati", lo sci primaverile da queste parti sia stato molto premeditato. Che sia visibile dalla sicurezza della baita o dall'esposizione di un ripido tornante, c'è stata una linea che ha stuzzicato la mente più di altre. In modo significativo. E non è una sorpresa.
La metà superiore di Shirouma Nord-Est. A volte le immagini non bastano.
La tasca d'angolo di Shiroumadake è stata chiamata per diversi anni, in modo più evidente da quest'inverno, quando uno sguardo più attento ne ha rivelato il potenziale. Comincia con le caratteristiche spine dorsali che abbiamo imparato a conoscere da queste parti, e continua con alcune creste ripide e tecnologiche. La linea si conclude con una delizia per i rider, con la scelta di una spina dorsale o di un couloir che sfocia in un ampio drenaggio progettato per curve aeree, il tutto concludendosi a 1800 metri a valle.
In crescita.
Su e giù.
Il colpo d'ingresso obbligatorio.
Top di Hakuba.
Matthias più in basso.
Nel vivo delle cose.
Il secondo di molti lanci.
Sentirsi piccoli sul terzo tiro.
E' ora di aprire le cose e puntarle.
Forse ne stiamo pagando le conseguenze ora che siamo seduti sotto la pioggia. Forse era davvero destino. Questo è stato uno degli obiettivi più difficili e più fortunati della primavera. Raggiungerlo è stato un vero piacere.