Con l'aumento delle capacità personali e di un'attrezzatura sempre migliore, lo sci sui canaloni e sui versanti più ripidi, un tempo terreno di gioco esclusivo di pochi sciatori eccezionalmente bravi, è diventato quasi uno "sport popolare" per i più ambiziosi. Lo testimonia il gran numero di itinerari estremi e più estremi che oggi vengono regolarmente documentati sui social media. Tracce di questo sviluppo si trovano anche sul mercato librario, dove negli ultimi anni sono stati pubblicati nuovi libri specializzati per tutta una serie di aree dell'intero arco alpino, dedicati alla descrizione di itinerari estremi sia consolidati che nuovi.
Mentre molte delle destinazioni estreme più conosciute e popolari (ad es.Dolomiti, Chamonix, ecc.) sono da tempo coperte dalla letteratura di settore e i percorsi famosi sono tutti molto ben documentati, mentre spesso mancano informazioni facilmente accessibili per le regioni alpine orientali o queste sono distribuite in molte singole pubblicazioni. Ad esempio, per lo Schneeberg, il duemila più orientale e più settentrionale delle Alpi, esiste un libro a parte in cui sono documentate tutte le discese conosciute nel 2007, comprese le discese estreme e le loro varianti - più di 200 discese in totale! - sono documentate (Ladenbauer, Wolfgang (2007): Skiführer Schneeberg. Schall-Verlag, Alland).
Con questo libro "Ski Extreme Guide. Steilwände und Normalanstiege auf 78 Gipfel der Steiermark, Niederösterreich und Salzburg" colma questa lacuna, almeno in parte.
La struttura di questo libro corrisponde a quella tipica di questo tipo di guide: dopo una breve descrizione della storia dello "sci in parete", seguono informazioni sulla classificazione delle difficoltà, sul pericolo di valanghe, sull'attrezzatura ecc. La classificazione delle difficoltà segue lo schema familiare: la difficoltà tecnica dello sci è classificata da SI a S5 (suddivisa in blu-facile, rosso-medio e nero-molto difficile), la valutazione del rischio da R1 a R4 e, se necessario, viene indicata anche la difficoltà alpinistica della salita utilizzando la scala SAC (qui nel libro: da F a D). Per i tratti di arrampicata necessari, le difficoltà sono indicate secondo la scala UIAA. Per ogni itinerario è indicato anche il grado di pendenza massima in gradi.